Serapias vomeracea subsp. vomeracea (Burm. f.) Briq. 1910
 
Nome comune

Serapide maggiore, Lingua lunga

Basionimo

Orchis vomeracea Burm.f. 1770;

Sinonimi

S. cordigera subsp. vomeracea (Burm. f.) H. Sund.; S. longipetala (Ten.) Pollini, S. pseudocordigera (Sebast.) Moric.; Helleborine longipetala Ten.

Etimologia

Il nome di specie proviene dal latino vomer, "vomere", l'elemento in ferro dell'aratro che affonda nel suolo, con riferimento alla conformazione del labello.

Distribuzione

Specie a distribuzione eurimediterranea, dalla Spagna settentrionale, Francia e Italia, con esclusione della Valle d'Aosta. La sottospecie longipetala viene da alcuni autori considerata non oltre una variante, è stenomediterranea con baricentro orientale, distribuita tra l'Italia peninsulare, Grecia e Turchia.
In Emilia-Romagna S. vomeracea è relativamente comune nella fascia collinare, assente in pianura e sulla costa. In provincia di Pesaro e Urbino S. vomeracea è ritenuta non comune presso luoghi erbosi e prati montani.
 
Habitat e distribuzione locale

Presente in prati aridi anche degradati delle pertinenze dei corsi d'acqua maggiori, prati magri anche calanchivi, pascoli, cespuglieti collinari e radure boschive, in genere in piena luce. I nuclei di collina sono talvolta molto numerosi.
In provincia di Rimini S. vomeracea è da considerarsi in generale non comune.
La prima segnalazione come Serapias longipetala Poll. è stata pubblicata da Alberto Del Testa nel 1903, riportando un campione dell'erbario Matteini, riferito genericamente a Rimini.

Caratteri

L'apparato radicale è formato da rizotuberi ovoidali. La pianta assume dimensioni variabili, con individui di non oltre 20 cm. In alcuni casi può superare 50 cm. Si rinvengono individui isolati, in particolare nelle aree fluviali o popolamenti numerosi, in ambito collinare.
Le foglie sono lanceolate, al massimo 10, di forma carenata e arcuata le inferiori, le più alte bratteiformi e rossastre.
L'infiorescenza è inizialmente compatta, diviene successivamente allungata, portante un numero variabile di fiori vistosi, fino a 12, fecondati da insetti.
Le lunghe brattee superano il casco, argenteo con venature rosso scure, formato dai tepali conniventi.
Il labello è rossastro, con lobi laterali più scuri. L'ipochilo presenta lobi laterali nerastri e 2 tipiche callosità lamellari scure.
L'epichilo è allungato, stretto
e lanceolato, con una fitti peli chiari, più evidenti alla base. Nella sottospecie longipetala l'epichilo è più stretto e non supera i 9 mm.
Fiorisce tra Aprile e Giugno.