Dactylorhiza maculata
(L.) Soó subsp. fuchsii (Druce) Hyl. 1966

Nome comune

Orchidea macchiata

Basionimo

Orchis fuchsii Druce 1915

Sinonimi

D. fuchsii (Druce) Soó; D. meyeri (Rchb.f.) Aver.; Orchis longibracteata F.W.Schmidt

Etimologia

L'epiteto di specie deriva delle macchie fogliari. La sottospecie fuchsii è dedicata al medico e botanico tedesco Leonhart Fuchs (1501-1566).

Distribuzione

Specie a diffusione eurasiatica, con areale non chiaramente circoscrivibile per la sovrapposizione con la sottospecie maculata. E' presente in Italia settentrionale e centrale. Si ritiene che le segnalazioni della subsp. maculata si riferiscano ad individui dai caratteri non chiaramente definiti, ma intermedi tra le sottospecie fuchsii e saccifera.
In Emilia-Romagna la specie è molto comune a sud della Via Emilia, presente anche sulla costa, con la la subsp. fuchsii (Druce) Hyl. In provincia di Piacenza sono stati rinvenuti esemplari riferibili alla sottospecie elodes (Griseb.) Soò. Presso le aree umide montane dell'Emilia sono presenti ma rarissime, forme riconducibili alla sottospecie maculata. Nell'area appenninica romagnola, sono presenti forme riconducibili alla sottospecie saccifera (Brongn.) Soò, distribuita nella catena appenninica centrale e meridionale.
In provincia di Pesaro la sottospecie fuchsii è comune da 300 m a 1400 m, con maggiore diffusione tra 700 m e 800 m. A conferma del polimorfismo della specie, nel Pesarese non appare chiaro se gli individui a sperone saccato siano da riferire a varianti di D. fuchsii o a D. saccifera.

Habitat e distribuzione locale

D. maculata subsp. fuchsii si rinviene nell'intera provincia a partire da ambienti boschivi di fondovalle della dorsale collinare miocenica, castagneti della bassa collina della Valconca a circa 150 m di quota, eccezionalmente in boscaglie fluviali planiziarie. Diviene progressivamente comune e ampiamente diffusa a quote maggiori, in accordo con la situazione distributiva del Pesarese. Forma spesso densi assembramenti ai margini di boschi mesofili in genere o all'interno di questi se abbastanza chiari, castagneti, scarpate stradali ombreggiate o umide, fossati, spesso in piena luce in prati mesofili. Occupa anche suoli asciutti. Si distribuisce su substrati calcarei o moderatamente acidi. La subsp. fuchsii appare dominante ma non mancano individui con caratteri intermedi tendenti alla subsp. saccifera.
Citata per la prima volta per il Riminese da Alberto del Testa (1903), il quale riferisce di campioni dell'erbario Matteini provenienti da Longiano e da Rimini.

Caratteri

Geofita bulbosa, mostra altezza variabile, da 50 cm a 70 cm. Il fusto è esile e slanciato. Le foglie, da 4 a 8, presentano nella pagina superiore le tipiche maculature scure e sono distribuite nella parte inferiore del fusto. Hanno forma arcuata verso l'esterno, oblunghe e lanceolate. Quelle inferiori sono ellittiche e ottuse; le superiori brevi fino ad assumere aspetto bratteiforme. Le brattee sono in genere meno lunghe dei fiori. L'infiorescenza è generalmente vistosa, densa e multiflora ma non mancano individui di modeste dimensioni e con pochi fiori, non grandi e con decise variazioni cromatiche che vanno dal rosa chiaro al biancastro. Individui quasi completamente bianchi sono presenti in alcune località. Il labello è profondamente trilobato, con strie e macchie porporine-violacee, il lobo mediano è più lungo dei laterali. Lo sperone è circa orizzontale o di poco discendente, subcilindrico. La fioritura avviene tra Maggio e Luglio. Il numero cromosomico è 2n = 40.