Orchis purpurea Huds. 1762
Nome comune
Orchidea maggiore
Sinonimi
O. fusca Jacq.; O. maxima K. Koch
Etimologia
Il nome di specie deriva dal latino purpureus, "porporino", colorazione delle papille del labello e dei tepali formanti il casco.
Distribuzione
Specie a distribuzione mediterraneo-atlantica, dalla Spagna settentrionale all'Inghilterra ai Balcani e alla Turchia. In Italia è presente ovunque fin'oltre i 1350 m, ad eccezione della Valle d'Aosta e della Sicilia. In Emilia-Romagna è comunissima in tutta la fascia collinare ma diviene rara a nord della Via Emilia, sia in pianura che sulla costa. E presente nella Pineta di Cervia. In provincia di Pesaro e Urbino è comune in tutta la provincia, dal livello del mare a 1300 m.
Habitat e distribuzione locale
Gli habitat dove è possibile rinvenirla, anche con popolamenti molto abbondanti, sono i più differenziati e rispecchiano scarsa selettività edafica e grande capacità di adattamento. Sulla costa è presente all'interno di alcuni giardini incolti in pieno ambiente urbano, a Rimini e a Riccione e in alcuni parchi urbani. In aree di pianura si trova su argini e negli ambienti perifluviali dei maggiori corsi d'acqua e coltivazioni arboree con scarsa manutenzione del soprassuolo. Dalla prima collina alla montagna è molto comune in oliveti, lungo margini e scarpate stradali, incolti, prati calanchivi, arbusteti, radure, pascoli, rimboschimenti a latifoglie e conifere, castagneti, boschi termofili e mesofili, cedui, cerrete e loro margini. In Provincia di Rimini è la specie più comune e distribuita con relativa uniformità dalla costa ai maggiori rilievi dell'interno
Caratteri
E' l'orchidea più nota, molto diffusa e facilmente osservabile.
La pianta è in genere vistosa, provvista di due rizotuberi ovoidali. E' alta tra 25 cm e 80 cm, fino a un metro, robusta, con il fusto che diviene rossastro nella parte alta. La variabilità si evidenzia non solo nelle dimensioni, ma anche nel numero di fiori (meno fequenti gli esemplari pauciflori, di solito all'ombra), nel loro colore e nelle dimensioni del labello.
Le grandi foglie basali sono ampiamente lanceolate, con le interne avvolgenti il fusto, le cauline assenti o minute, le brattee violacee, circa metà dell'ovario. L'infiorescenza è una spiga generalmente multiflora, voluminosa, rosso scuro, conica poi allungata.
I fiori grandi presentano un breve casco rosso scuro formato da sepali e petali conniventi.
Il labello è trilobato. I lobi laterali sono allungati, il mediano allargato con lobuli poco profondi e un dentino minuto. Il colore di fondo è biancastro con margini sfumati di rosso-violacei o decisamente violacei. Il labello è cosparso di macchie costituite da ciuffi di papille porporine. Lo sperone, curvo inferiormente, è lungo circa metà dell'ovario. Il ginostemio è ottuso,l'antera rossa con logge separate dal rostello. L'ovario è sessile.
Sono state osservate forme ipercromatiche e alcuni casi di individui apocromici.
Fiorisce tra Marzo e Giugno
Viene impollinata da Imenotteri dei generi Apis, Halictus, Andrena e da vari Coleotteri.