Orchis simia Lam. 1779
Nome comune
Orchidea scimmia, Omiciattolo
Sinonimi
O. macra Lindl.; O. tephrosanthos Vill.
Etimologia e tradizioni
Il nome di specie è tratto dal latino simia, "scimmia", in relazione al labello dalla sembianza di una vivace scimmietta.
Distribuzione
Specie a distribuzione eurimediterranea, con areale dalla Spagna all'Inghilterra alla Turchia, Caucaso e Africa settentrionale. E' presente in tutta la penisola italiana fino a 1800 m, ad eccezione di Puglia, Val d'Aosta e Sardegna; da verificare in Sicilia.
In Emilia-Romagna è comune in tutta la fascia collinare e rara lungo la costa. Presente nelle pinete litoranee. In provincia di Pesaro e Urbino non è rara ma localizzata, presso luoghi erbosi e cespuglieti nella fascia collinare, tra 150 m e 800 m.
Habitat e distribuzione locale
In provincia di Rimini è distribuita in tutta la fascia medio e alto collinare su suoli asciutti, scarpate stradali, prati, cespuglieti e boschi luminosi. Poco comune. Vari siti presentano però elevate concentrazioni.
Caratteri
E' una specie dalla scarsa variabilità e di immediata identificazione. L'apparato radicale presenta due rizotuberi ovali più o meno allungati.
Il fusto, alto tra 20 cm e 40 cm, è eretto, con foglie basali ovate disposte a rosetta, avvolgenti ed erette superiormente. Le brattee sono verdastre.
Unica tra le orchidee italiche, l'apertura dei fiori procede dall'apice dell'infiorescenza, che si presenta breve, all'inizio globosa poi poco più allungata.
Il perianzio è costituito da un casco compatto e allungato, formato dai petali e sepali uniti inferiormente, con punte libere.
Il labello presenta lobi lunghi quasi filiformi rivolti in alto, con dentino ben visibile. I laterali sono simili ai lobuli, anch'essi diretti superiormente.
La colorazione è biancastra con minuti peli porporini a gruppi. L'interno del casco, lobi, lobuli e dentino sono rossastro-violacei. Può presentare apocromia.
Lo sperone è circa metà dell'ovario.
Fiorisce tra Aprile e Maggio.
E' impollinata da Lepidotteri e Coleotteri.