Orchis laxiflora Lam. 1779

Orchidea acquatica, Galletto di palude

L'epiteto specifico deriva dai fiori disposti in modo rado lungo l'asse, ovvero per l'infiorescenza lassa.

Eurimediterranea (mediterraneo-atlantica). Specie ad ampia diffusione ma ovunque in generale regresso a causa della scomparsa o alterazione degli habitat. La specie è considerata in pericolo su aree molto estese. Rara e localizzata in Emilia-Romagna, nella fascia collinare, bassa montagna e alcune stazioni costiere. Nella Regione, come ovunque, ha subito una drastica riduzione numerica, accentuatasi in tempi recenti. In Provincia di Pesaro è rara. Sono presenti popolazioni tra 200 e 1000 m di altitudine.

Individuata inizialmente lungo il versante orientale del Monte Canale (Pennabilli, RN), le ricerche condotte tra il 2014 e il 2017 dai componenti del gruppo GIROS Romagna-Montefeltro, hanno localizzato vari altri siti montani e alto collinari. Le stazioni sono distribuite lungo la catena di rilievi che congiunge i monti Canale, Carpegna e San Marco, fino a raggiungere , a quota inferiore, i pascoli alla base del monte San Paolo, presso Montegrimano (PU). Le stazioni sono collocate su suolo umido, semipalustre, talvolta con carattere di marcita, a fresco, in ambiente di prato-pascolo mesofilo, aperto o arbustato, in piena luce.

Geofita bulbosa, alta tra 20 e 60 cm, con fusto angoloso, robusto, foglie distribuite lungo il fusto e brattee rossastre.

Infiorescenza lassa e allungata; fiori grandi, rosso-violacei con area bianca non maculata nella parte centrale del labello.
Il perianzio presenta sepali laterali eretti e patenti; il mediano è connivente con i petali. Il labello è piegato in senso longitudinale, più largo che lungo, poco trilobato con lobo mediano più breve dei laterali.
Lo sperone è appena ascendente e dilatato all'apice. Il ginostemio è breve, l'antera violacea e i pollinii verdastri.
La specie mostra una variabilità molto limitata. Si distingue dalla vicina Anacamptis palustris (Orchis palustris Jacquin 1789), assente in provincia di Rimini, per il colore più scuro dei fiori, il labello ripiegato e il lobo mediano più corto.

La formula è 2n = 36.
Viene impollinata da Imenotteri del genere Bombus.