Anacamptis pyramidalis
(L.) Rich. 1817

Nome comune

Giglione, Cipressino, Orchidea piramidale

Basionimo

Orchis pyramidalis L. 1753

Sinonimi

Aceras pyramidalis L. (Rchb)

Etimologia

Il termine "piramidale", molto usato nella nomenclatura botanica, sottolinea la conformazione dell'infiorescenza, principalmente nelle fasi precoci della fioritura. La denominazione del genere può provenire dal greco anacamptein, dal significato di "ripiegare", con probabile riferimento alle lamelle basali del labello.

Distribuzione

Euromediterranea, presente in tutte le regioni italiane dal livello del mare fino a 1900 m. In Emilia-Romagna è comune in gran parte della regione, con popolazioni talvolta molto dense e appariscenti. Presente anche sulla costa; in regressione in pianura. Nel territorio provinciale di Pesaro è considerata comune e ubiquitaria nella fascia collinare e montana fino a 1200 m s.l.m.

Habitat e distribuzione locale

Specie molto comune, presente talvolta con elevate concentrazioni ed estesi popolamenti su prati aridi, cespuglieti, radure e al limitare di boschi, ambienti calanchivi, garighe, margini di strade, formazioni erbacee post-colturali, aree erbose aperte o moderatamente ombreggiate, anche disturbate. Particolarmente diffusa all'intermo di formazioni erbacee dominate da Bromus erectus.
Adattabile e ampiamente distribuita, in piena luce o comunque luminosi, dalla quota di pianura ai massimi rilievi dell'interno.
Assente nelle aree agricole della fascia litoranea, a quota di pianura è presente lungo i maggiori alvei fluviali (Marecchia, Marano, Conca) con popolamenti variabili, da pochi a numerosissimi individui.
Fiorisce tra Aprile e Luglio, in rapporto all'altitudine.

Caratteri

Geofita bulbosa, alta tra 25 cm e 60 cm, raramente fino a 80 cm, con foglie basali più lunghe e molto ravvicinate. Le brattee sono spesso rossastre o violacee. Presenta un fusto sottile e flessuoso.
L'infiorescenza è densa e multiflora. La morfologia varia, passando da piramidale a ovoide poi cilindrica a maturità, con fiori di piccole dimensioni di varie tonalità di rosa, leggermente profumati.
Il perianzio presenta sepali laterali patenti e incurvati, il mediano connivente coi petali in casco lasso; il labello è formato da 3 evidenti lobi simili, provvisto alla base di 2 pieghe longitudinali circa parallele. Lo sperone è rivolto in basso, lungo circa il doppio dell' ovario. Il ginostemio è breve e ottuso; i pollinii sono verdastri sul retinacolo unico.
Il fiore è tipicamente organizzato per consentire l'impollinazione da parte dei Lepidotteri. La farfalla si posiziona tra le due lamelle basali del labello, introduce la spiritromba nello sperone filiforme per aspirare il nettare, consentendo l'adesione poi l'asportazione delle masse polliniche.
La specie è moderatamente variabile. Da segnalare la presenza della forma a fiori bianchi nivea (P.Delforge) O.Gruss & M.Wolff 2007, lungo la congiungente Villagrande-Soanne su prato mesofilo; presso Casa Ragione di Perticara in un brometo di ambiente calanchivo, con numerosi individui, e presso Tausano (San Leo), all'interno di un rimboschimento a conifere e latifoglie.
Il numero cromosomico è 2n = 36.