Epipactis exilis P. Delforge


Nome comune

Elleborina esile

Basionimo

E. gracilis B. Baumann & H. Baumann 1988 nom.illeg.

Sinonimo

Epipactis persica subsp. gracilis (B. Baumann & H. Baumann) W. Rossi; E. baumanniorum Ströhle; E. persica subsp. exilis (P. Delforge) Kreutz

Etimologia

L'epiteto di specie deriva dall'aspetto della pianta

Distribuzione

Europa sud-orientale. In Italia è assente in quasi tutta l'area alpina; manca in Puglia e Sicilia. In provincia di Pesaro è stata rinvenuta nelle faggete dei Monti Catria e Nerone; nelle altre province marchigiane è rara, osservata sui monti Cucco (AN) e San Vicino (MC) (Italiafelix.it). In emilia-Romagna è nota per le province di Piacenza, Reggio Emilia e Forlì-Cesena.


Habitat e distribuzione locale

In genetrale su suoli calcarei o vulcanici, da 450 a 1800 m. Localmente rinvenuta esclusivamente sul Monte Aquilone (Casteldelci, RN) e presso l'Eremo di San Alberico (Verghereto, FC), in ambiente di faggeta.

Caratteri

Pianta con fusto gracile tra 15 e 45 cm, appena pubescente verso l'alto, portante da 2 a 5 foglie ricurve, ovate le inferiori, lanceolate le superiori e le brattee. L'infiorescenza è lassa con pochi fiori verde chiaro piccoli e talvolta semichiusi. I sepali sono ovati; i petali più brevi. L'ipochilo si presenta bruno o rosso scuro all'interno; l'epichilo è triangolare, bianco-verdastro o rosato, con apice piegato all'indietro e base ornata da due gibbe evidenti. Il clinandrio è variamente sviluppato; il viscidio assente o inefficace e pollinii pulverulenti. L'ovario è verdastro e glabro, con pedicello breve. Fiorisce tra Luglio e Agosto.