Goodyera repens (L.) R.Br. in W.T.Aiton
Basionimo
Satyrium repens L.
Sinonimo
Epipactis repens Crantz; Neottia repens (L.) Sw.
Etimologia
L'epiteto di specie fa riferimento al comportamento serpeggiante degli stoloni radicali
Distribuzione
Entità circumboreale. Distribuita in ambienti localizzati in Europa, sulle Alpi italiane. Rara nell'Appennino centro-settentrionale.
Habitat e distribuzione locale
Quasi costantemente all'interno di boschi montani a pino nero su suolo acido, da 280 a 2000 m. Nelle Marche è molto rara, segnalata per i Monti Sibillini, Ussita (MC) e in provincia di Pesaro-Urbino nel comprensorio del Monte Carpegna (Italiafelix.it). Nello specifico di quest'ultimo, è presente una ricchissima stazione all'interno di un vecchio impianto di pino nero in località Ponte Conca di Montecopiolo (PU), alla quota media di 800 m, lungo il versante destro a ridosso del greto del Conca, presso le "cascatelle del Conca". (Bagli L.& Morolli S., 2014). Il sito si trova all'interno della "Romagna naturale" secondo Pietro Zangheri.
Caratteri
Pianta di modeste dimensioni, con rizoma strisciante che produce stoloni dai quali possono originarsi nuove rosette fogliari, processo che porta a generare abbondantissimi popolamenti, come nel caso osservato sul Conca. Il fusto è gracile e pubescente, alto tra 5 e 25 cm. La rosetta basale, visibile per l'intera stagione, presenta da 4 a 7 foglie con picciolo, ovate e reticolate. Le foglie del fusto, 2 o 3, hanno aspetto bratteiforme. L'infiorescenza, laterale e appena elicoidale, è formata da minuti fiori bianchi semichiusi, coperti esternamente da peli, profumati. I petali formano un casco col sepalo dorsale. L'ipochilo ha forma di cupola; l'epichilo triangolare.
L'antesi è da collocare circa tra Luglio e Agosto.
Nota
Nell'ambito delle entità europee, si distingue in particolare per il legame ecologico con i boschi a pino, il che ha consentito la sua diffusione in area appenninica, all'esterno del suo areale primario, in occasione dei ripetuti interventi postbellici di imboschimento delle superfici degradate.